SOS, SOS, SOS? La vostra schiena vi sta chiedendo aiuto? La mia, dopo due parti, è un pochetto affaticata e gradisce farsi coccolare dal Gyrotonic® . Sapete di che cosa si tratta?
E’ uno dei più moderni sistemi di allenamento che consiste in esercizi basati sul concetto del movimento pluridirezionale. E’ stato inventato agli inizi degli anni ’80 negli Stati Uniti dal danzatore Ungherese Juliu Horvath e oggi è ritenuto un validissimo strumento per esaltare l’eccellenza fisica in tutte le discipline sportive.
Il Gyrotonic® si basa sui principi chiave dello yoga, della danza, del nuoto e delle arti marziali. Funziona sistematicamente e delicatamente su articolazioni e muscoli per mezzo di esercitazioni ondulatorie e ritmiche in cui nessuna parte del corpo rimane inattiva: l’intero sistema di articolazioni e con esse tutti gli organi e la muscolatura tonica vengono coinvolti. Ci si allena, in pratica, attraverso movimenti sferici nello spazio che permettono di allungare il corpo e simultaneamente di potenziarlo utilizzando uno sforzo minimo, ottenendo un controllo consapevole e costante del movimento. Ogni esercizio è sincronizzato con un tipo specifico di respirazione che crea ritmi cardiovascolari-aerobici delicati o vigorosi, a seconda dell’intensità e della velocità di esecuzione. Ma perché fa bene alla schiena? Perchè pone una speciale attenzione all’aumento della capacità funzionale della colonna vertebrale. Ovvero il modello di movimenti che sta alla base della disciplina, riproduce quello naturale, crea spirali libere e senza blocchi, genera un ponte di equilibrio fra contrazione ed espansione con conseguente supporto bilanciato dell’apparato scheletrico Pensate che la comunità medica nazionale lo sta riconoscendo come una tra le migliori tecniche di riabilitazione fisica per il recupero funzionale dei professionisti dello sport e più in generale per persone che presentano squilibri strutturali e funzionali.
Ma si tratta di esercizi a corpo libero o con le macchine? Le attrezzature utilizzate consistono in particolari macchinari, realizzate su specifica progettazione di Juliu Horvath, che utilizzano componenti meccanici costruiti in legno, cuoio ed acciaio.
Principalmente si tratta della Pulley Tower, composta da una torre fissa e da una panca mobile, spostabile a seconda delle necessità individuali e del tipo di esercizio. Un sistema di pesi e carrucole ne completa il funzionamento, consentendo all’utilizzatore di lavorare senza rischi di traumi per la schiena.
Un’altra macchina fondamentale nell’allenamento è la Jumping Stretching Board, costruita in legno, è composta da due sbarre che simulano quelle usate dai ballerini, due binari inclinabili in modo da creare differenti pendenze, quattro pattini sopra i quali si possono montare dei dischi rotanti, una seduta e una pedana specifica per i salti. Sotto ai binari sono inserite delle molle che permettono di fare un lavoro di resistenza diverso dal solito.