Oggi ChicandRoll vuole parlare di eventi aziendali ovvero di quelle che dovrebbero essere occasioni di ritrovo tra titolari e colleghi. Il più delle volte vengono considerati degli impegni poco piacevoli, degli incontri a cui si deve partecipare e lo si fa senza tanta convinzione, sicuri che ci si annoierà e si avrà poco da dire agli altri convenuti.
Questa opinione è legata al fatto che si passano già tante ore in ufficio, tra problemi, discussioni, ma in realtà si hanno pochi momenti per conoscersi davvero e affrontarsi faccia a faccia in un ambiente neutrale diverso dal luogo di lavoro.
Gli eventi aziendali invece, e qui ci rifacciamo al Project Management, possono diventare uno strumento per rafforzare lo spirito di gruppo, cementare le relazioni interpersonali e sviluppare obiettivi comuni. Tutto a vantaggio dell’entusiasmo personale e dei traguardi dell’impresa! Il che non è davvero poco!
Spesso però alcune aziende commettono dei banali errori che possono indurre effetti contrari a quella che dovrebbe essere la finalità di un evento aziendale qualsiasi ne sia l’occasione scatenante.
Per organizzare al meglio un evento aziendale è perciò importante rispettare il cosiddetto protocollo… il protocollo?…è un argomento interessante e probabilmente quasi del tutto sconosciuto ai non addetti ai lavori. Si tratta fondamentalmente, citando una mia cara amica, di un ‘sistema organizzato di regole, criteri e modalità che permette ad un cerimoniale di esprimersi e prendere forma. In altri termini, il cerimoniale di un evento è il risultato finale della composizione delle regole di protocollo. ‘ Ovvero???
Diciamo che non avendo il protocollo una dimensione di riferimento personale, esso comporta una sorta di riduzione della libertà di espressione individuale che va a vantaggio della correttezza generale e formale dell’evento stesso, eliminando quegli aspetti soggettivi che possono dare luogo ad interpretazioni. Tutto deve essere non solamente corretto, ma anche scevro, per scriverla in avvocatese, da potenziali dubbi sulle intenzioni.
Cioè???… Ma come sta parlando ChicandRoll? Beh, vi faccio un esempio: se un AD, durante le premiazioni di un evento, salutasse alcuni dipendenti con una stretta di mano, altri con una pacca sulla schiena ed altri con un abbraccio ? Come minimo si potrebbe pensare che con alcune il rapporto è più stretto e con altre più distante…
Stessa cosa se invitasse qualcuno sì e qualcuno no: meglio invitare tutti e magari poi avere un riscontro inferiore agli inviti che fare una selezione a priori…a meno che questa sia oggettivamente inattaccabile…ma in generale lo scopo di questi eventi è quello di trasformarli in una sorta di festa….
E’ importante fare attenzione dunque a non prendere decisioni o ad avere gesti che possano creare il dubbio che non vi sia una eguaglianza di trattamento…e ogni azienda, vi assicuro, può trovare il suo modo creativo per farlo! Parole d’ordine: Team building!